Lo Chardonnay "Pizpor" di Klinger Winery nasce dai frutti di vigne con 35-40 anni di età, l'uva viene pressata intera, per poter rispettare al massimo le caratteristiche e il mosto fermenta per metà in piccole botti e per metà in acciaio. Il vino rimane sulle proprie fecce per circa 6 mesi, e viene poi imbottigliato per un ulteriore affinamento di 6 mesi. Ora "Pizpor" è pronto per illuminare il calice di colore giallo pieno e di rilasciare effluvi di gelsomino e sambuco che si fondono con note fruttate di mela e frutti tropicali. Al palato è fresco, avvolgente e di buona persistenza. "Pizpor" è il vino prediletto da abbinare ad antipasti, a pesce e a carni bianche.
Der Name „Pizpor“ stammt von einer dialektalen Bezeichnung für ein Werkzeug mit Stahlspitze, das zum Abtragen von Felsen in den Minen verwendet wurde. Zu jener Zeit wurde nahe dieser Silberminen im Jahr 1500 auch der Hof gegründet.
Alkohol: | 12.50 % |
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Gebiet: | Bassa Atesina |
Paese: | Alto Adige |
Rebsorte: | Chardonnay, Cuvée bianca, Pinot bianco |
Tipo di vino: | Vino bianco |
Peso: | 1.5 kg |
Nel cuore del panorama viticolo Trentino sulle colline di Pressano tra le Dolomiti, la famiglia Pilati si dedica da generazioni alla viticoltura presso il Maso Klinger, oggi noto come Klinger Winery. Quest’ultimo, fondato nel lontano 1500 dalla famiglia tedesca Klinger, è situato tra 350 e i 500 m s.l.m. su una collina soleggiata ed ariosa storicamente vocata alla viticoltura grazie alle sue caratteristiche. Dal 2018, papà Felice e i suoi figli Enzo, Lorena e Umberto prendono le redini del maso e continuano la tradizione vitivinicola con il nome di Klinger Winery. La famiglia si consacra alla coltivazione di varietà principalmente a bacca bianca, con viti che arrivano oltre i 90 anni di età. Klinger Winery si contraddistingue per essere un’azienda piena di brio e giovane, ma allo stesso tempo con tanta storia alle spalle. L’obiettivo di Klinger Winery? Imbottigliare tutta la storia che hanno da raccontare le loro viti.
Il nome del vino Pizpor deriva da un termine dialettale che indica uno strumento con punta d’acciaio che veniva utilizzato per eseguire fori nella roccia delle miniere, quando nel lontano 1500 venne fondato il maso nelle vicinanze di una miniera d’argento.